La nascita di Agenda Digitale Giustizia
Agenda Digitale Giustizia è un movimento fondato nel 2012 con una missione chiara: innovare il sistema giuridico italiano attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti di eGovernment e lo scambio di buone pratiche.
Il primo incontro di Agenda Digitale Giustizia si è tenuto a Carpi, nel maggio del 2012. Caratterizzato da uno spirito quasi “carbonaro”, ha riunito un gruppo di circa venticinque giudici, avvocati ed esperti, per discutere del Codice di Procedura Civile Telematica segnando l’inizio di un percorso coraggioso e visionario.
Purtroppo, la notte seguente la chiusura dei lavori, si sono verificate le prime scosse del devastante terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna e che ha drasticamente modificato le priorità della Regione e dell’intera nazione. Dopo questo evento traumatico, il Comitato ideatore ha compreso l’importanza di combinare i primari e più concreti obiettivi del movimento ad azioni dal carattere benefico.
Da questa doppia spinta, innovazione e ricostruzione, Agenda Digitale Giustizia ha iniziato il suo viaggio, organizzando il primo grande evento a Carpi, nel cuore del cratere sismico, continuando a fare ricerca e a promuovere scambi di idee e pratiche, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione nel sistema giuridico e allo stesso tempo accompagnare la ripartenza del tessuto sociale ed economico dei territori coinvolti dal sisma.
Il Comitato ideatore e di indirizzo di Agenda Digitale Giustizia si è fatto promotore del Manifesto per la Giustizia Digitale, sottoscritto da numerosi ordini professionali e rappresentanti del settore e del mondo accademico.
Nel 2015, l’introduzione dell’obbligatorietà del Processo Civile Telematico (PCT) ha segnato una svolta decisiva, concretizzando molti degli obiettivi perseguiti da Agenda Digitale Giustizia. La spinta propulsiva del movimento ha quindi cambiato forma: pur adattandosi al nuovo contesto, lo spirito di Agenda Digitale Giustizia continua a dimostrare come visione, impegno e collaborazione possano innescare cambiamenti duraturi ed essenziali per l’innovazione del sistema giuridico italiano.